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Attualità - Internet
WhatsApp è stata multata per 225 milioni di euro per non aver detto che scambiava dati con Facebook
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<blockquote data-quote="Kevin Carboni" data-source="post: 374"><p><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2020/01/27162027/whatsapp-telegram.jpg" alt="Whatsapp e Telegram (Getty Images)" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></p><p>London, UK – July 19, 2018: The buttons of Whatsapp, Messenger, Telegram, Pinterest Whatsapp e Telegram (Getty Images)</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/mobile/app/2021/01/13/privacy-whatsapp-sicurezza/" target="_blank"><strong>WhatsApp</strong></a><strong> è stata multata per 225 milioni di euro</strong> dal <strong>Garante della privacy <a href="https://www.wired.it/attualita/tech/2021/04/28/privacy-gdpr-irlanda-garante-casi-europa/" target="_blank">irlandese</a></strong>. La multa è scattata a seguito di un’indagine sulla trasparenza dell’app di messaggistica, proprietà di <a href="https://www.wired.it/attualita/tech/2021/03/15/facebook-gdpr-schrems-europa/" target="_blank">Facebook</a>, relativa alla<strong> condivisione dei dati personali</strong> degli utenti con altre società del colosso tecnologico di Menlo Park.</p><p></p><p>Secondo l’autorità irlandese, <strong>WhatsApp non avrebbe informato i suoi utenti sullo <a href="https://www.wired.it/mobile/app/2021/01/13/privacy-whatsapp-sicurezza/" target="_blank">scambio</a> di dati personali c</strong>he avviene tra l’app e le altre aziende di<strong> Facebook</strong>, violando le disposizioni europee sulla protezione dei dati del 2018, sancite dal <a href="https://www.wired.it/topic/gdpr/" target="_blank">Gdpr</a> (il <strong>regolamento generale per la protezione dei dati personali</strong> dell’Unione). Per questo il Garante ha stabilito che WhatsApp dovrà pagare una sanzione di <strong>225 milioni di euro</strong> e prendere adeguati provvedimenti per risolvere il problema, uniformandosi alle norme del Gdpr. I portavoce dell’app hanno contestato la decisione, riporta l’agenzia <em><a href="https://www.reuters.com/technology/irish-data-privacy-watchdog-fines-whatsapp-225-mln-euros-2021-09-02/" target="_blank">Reuters</a>,</em> definendo <em>“completamente sproporzionata”</em> la multa e annunciando il <strong>ricorso in appello</strong>.</p><p></p><p>Il pronunciamento della <a href="https://www.dataprotection.ie/en/news-media/press-releases/data-protection-commission-announces-decision-whatsapp-inquiry" target="_blank">Data protection commission</a> irlandese (Dpc) è arrivato dopo molte critiche rispetto alla sua inazione nei confronti dei giganti tecnologici. Lo scorso aprile infatti, il Centro europeo per i diritti digitali <a href="https://www.wired.it/attualita/tech/2021/04/28/privacy-gdpr-irlanda-garante-casi-europa/" target="_blank">Noyb</a> aveva segnalato come <strong>in un anno solo 7 reclami su 10mila</strong>, presentati al Garante irlandese, si fossero conclusi con una <strong>decisione</strong>. Mentre tutti gli altri finivano in archivio. La stessa indagine su WhatsApp, che ha portato alla multa da 225 milioni di euro, è iniziata nel 2018 e la decisione è arrivata solo in seguito a un sollecito fatto lo scorso luglio dal Consiglio europeo per la protezione dei dati.</p><p></p><h3>Il commento dell’attivista Schrems</h3><p></p><p>Max Schrems, avvocato austriaco per i diritti digitali e <strong>fondatore di Noyb</strong>, che ha contribuito con alcune cause fondamentali al <strong>rafforzamento delle regole europee</strong> sulla protezione dei dati personali mettendo nel mirino proprio Facebook.</p><p></p><p><a href="https://noyb.eu/en/statement-dpc-issues-eu-225-million-fine-whatsapp" target="_blank">Schrems ha commentato</a> la sentenza del Garante irlandese sottolineando come questa decisione riguardi solo uno delle migliaia di richiami che l’autorità riceve ogni anno. <em>“Accogliamo con favore la prima decisione del regolatore irlandese –</em> ha detto Schrems <em>– tuttavia, la Dpc aveva proposto inizialmente una multa di soli 50 milioni di euro e solo dopo essere stato costretta dalle autorità europee la ha alzata a <strong>225 milioni</strong>, che in ogni caso rappresentano solo lo<strong> 0,08% del fatturato del gruppo Facebook</strong>. Mentre il Gdpr prevede multe fino al <strong>4% del fatturato</strong>”</em>. Per Schrems l’autorità irlandese non funziona ancora al meglio e l’attivista invita ad attendere il risultato dell’appello prima di cantare vittoria.</p><p></p><p>The post <a href="https://www.wired.it/internet/regole/2021/09/02/whatsapp-multa-dati-facebook-irlanda/" target="_blank">WhatsApp è stata multata per 225 milioni di euro per non aver detto che scambiava dati con Facebook</a> appeared first on <a href="https://www.wired.it" target="_blank">Wired</a>.</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/internet/regole/2021/09/02/whatsapp-multa-dati-facebook-irlanda/" target="_blank">Link originale...</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Kevin Carboni, post: 374"] [IMG alt="Whatsapp e Telegram (Getty Images)"]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2020/01/27162027/whatsapp-telegram.jpg[/IMG] London, UK – July 19, 2018: The buttons of Whatsapp, Messenger, Telegram, Pinterest Whatsapp e Telegram (Getty Images) [URL='https://www.wired.it/mobile/app/2021/01/13/privacy-whatsapp-sicurezza/'][B]WhatsApp[/B][/URL][B] è stata multata per 225 milioni di euro[/B] dal [B]Garante della privacy [URL='https://www.wired.it/attualita/tech/2021/04/28/privacy-gdpr-irlanda-garante-casi-europa/']irlandese[/URL][/B]. La multa è scattata a seguito di un’indagine sulla trasparenza dell’app di messaggistica, proprietà di [URL='https://www.wired.it/attualita/tech/2021/03/15/facebook-gdpr-schrems-europa/']Facebook[/URL], relativa alla[B] condivisione dei dati personali[/B] degli utenti con altre società del colosso tecnologico di Menlo Park. Secondo l’autorità irlandese, [B]WhatsApp non avrebbe informato i suoi utenti sullo [URL='https://www.wired.it/mobile/app/2021/01/13/privacy-whatsapp-sicurezza/']scambio[/URL] di dati personali c[/B]he avviene tra l’app e le altre aziende di[B] Facebook[/B], violando le disposizioni europee sulla protezione dei dati del 2018, sancite dal [URL='https://www.wired.it/topic/gdpr/']Gdpr[/URL] (il [B]regolamento generale per la protezione dei dati personali[/B] dell’Unione). Per questo il Garante ha stabilito che WhatsApp dovrà pagare una sanzione di [B]225 milioni di euro[/B] e prendere adeguati provvedimenti per risolvere il problema, uniformandosi alle norme del Gdpr. I portavoce dell’app hanno contestato la decisione, riporta l’agenzia [I][URL='https://www.reuters.com/technology/irish-data-privacy-watchdog-fines-whatsapp-225-mln-euros-2021-09-02/']Reuters[/URL],[/I] definendo [I]“completamente sproporzionata”[/I] la multa e annunciando il [B]ricorso in appello[/B]. Il pronunciamento della [URL='https://www.dataprotection.ie/en/news-media/press-releases/data-protection-commission-announces-decision-whatsapp-inquiry']Data protection commission[/URL] irlandese (Dpc) è arrivato dopo molte critiche rispetto alla sua inazione nei confronti dei giganti tecnologici. Lo scorso aprile infatti, il Centro europeo per i diritti digitali [URL='https://www.wired.it/attualita/tech/2021/04/28/privacy-gdpr-irlanda-garante-casi-europa/']Noyb[/URL] aveva segnalato come [B]in un anno solo 7 reclami su 10mila[/B], presentati al Garante irlandese, si fossero conclusi con una [B]decisione[/B]. Mentre tutti gli altri finivano in archivio. La stessa indagine su WhatsApp, che ha portato alla multa da 225 milioni di euro, è iniziata nel 2018 e la decisione è arrivata solo in seguito a un sollecito fatto lo scorso luglio dal Consiglio europeo per la protezione dei dati. [HEADING=2]Il commento dell’attivista Schrems[/HEADING] Max Schrems, avvocato austriaco per i diritti digitali e [B]fondatore di Noyb[/B], che ha contribuito con alcune cause fondamentali al [B]rafforzamento delle regole europee[/B] sulla protezione dei dati personali mettendo nel mirino proprio Facebook. [URL='https://noyb.eu/en/statement-dpc-issues-eu-225-million-fine-whatsapp']Schrems ha commentato[/URL] la sentenza del Garante irlandese sottolineando come questa decisione riguardi solo uno delle migliaia di richiami che l’autorità riceve ogni anno. [I]“Accogliamo con favore la prima decisione del regolatore irlandese –[/I] ha detto Schrems [I]– tuttavia, la Dpc aveva proposto inizialmente una multa di soli 50 milioni di euro e solo dopo essere stato costretta dalle autorità europee la ha alzata a [B]225 milioni[/B], che in ogni caso rappresentano solo lo[B] 0,08% del fatturato del gruppo Facebook[/B]. Mentre il Gdpr prevede multe fino al [B]4% del fatturato[/B]”[/I]. Per Schrems l’autorità irlandese non funziona ancora al meglio e l’attivista invita ad attendere il risultato dell’appello prima di cantare vittoria. The post [URL='https://www.wired.it/internet/regole/2021/09/02/whatsapp-multa-dati-facebook-irlanda/']WhatsApp è stata multata per 225 milioni di euro per non aver detto che scambiava dati con Facebook[/URL] appeared first on [URL='https://www.wired.it']Wired[/URL]. [url="https://www.wired.it/internet/regole/2021/09/02/whatsapp-multa-dati-facebook-irlanda/"]Link originale...[/url] [/QUOTE]
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