Wired Italia Perché la Russia ha minacciato di bloccare YouTube

Benvenuto/a nella nostra community!
Vuoi far parte delle nostre discussioni? Unisciti ora!
Iscriviti
YouTube

Foto: Olly Curtis/Future via Getty Images

Continua il momento di forti tensioni tra la Russia e le grandi aziende tecnologiche. Mosca ha minacciato YouTube di bloccare o limitare l’accesso alla piattaforma nel Paese dopo che questa ha rimosso due canali in lingua tedesca gestiti da emittenti statali russe per avere diffuso disinformazione su Covid-19.

YouTube ha dichiarato che il canale tedesco di Russia Today e quello collegato di Der Fehlende Part hanno violato le sue linee guida sulla disinformazione sul nuovo coronavirus e di averli per questo cancellati. Per il ministero degli Esteri russo una “aggressione informativa senza precedenti”. I due canali insieme contavano 700.000 iscritti.

A Russia Today Germania è stata vietata la pubblicazione di nuovi video per una settimana dopo aver violato le regole della community, ma l’account è stato eliminato completamente dopo che ha caricato nuovamente il contenuto su un altro canale chiamato Der Fehlende Part, o The Missing Part in inglese

L’autorità russa che si occupa di comunicazioni, Roskomnadzor, ha chiesto a Google – proprietario di YouTube – che le restrizioni ai canali vengano revocate e ha affermato che la Russia potrebbe limitare parzialmente o completamente l’accesso a YouTube nel Paese se la piattaforma non tornerà sui suoi passi. Il Cremlino ha affermato che potrebbe dover costringere il sito a conformarsi alla legge russa, paventando “tolleranza zero” per le violazioni.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto ai giornalisti che ci sono elementi per ritenere che le leggi russe siano state “infrante in modo abbastanza palese”. Il ministero degli esteri è andato oltre, accusando le autorità e i media tedeschi di avere avuto voce in capitolo nella decisione di YouTube, e minacciando ritorsioni contro questi ultimi come la chiusura delle redazioni delle emittenti tedesche in Russia, tra cui il canale statale Deutsche Welle.

Il ministero ha aggiunto che “l’obiettivo di questa aggressione” contro i media russi “è evidente: mettere a tacere le fonti di informazione che vanno oltre l’agenda dei media che i funzionari tedeschi trovano convenienti”.

Berlino ha negato fermamente le accuse. “È una decisione di YouTube, basata sulle regole create da YouTube. Non è una misura presa dal governo tedesco o da altre organizzazioni ufficiali”, ha detto ai giornalisti il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert.

Mosca ha aumentato la pressione sulle società tecnologiche straniere nell’ultimo anno, multando le società di social media per non aver eliminato i contenuti che la Russia considera illegali e rallentando la velocità di Twitter. Prima delle elezioni legislative di questo mese Google e Apple hanno rimosso dai loro store, su richiesta delle autorità, un’app che sponsorizzava il voto utile contro i candidati governativi.

The post Perché la Russia ha minacciato di bloccare YouTube appeared first on Wired.

Link originale...