
(foto: Morteza Nikoubazl/NurPhoto via Getty Images)
Contro l’alto tasso di divorzi e il calo delle nascite in Iran, scende in campo lo Stato, ma in modo poco convenzionale. Il paese ha infatti annunciato tramite la sua televisione ufficiale il lancio di un’app gratuita chiamata Hamdam – “compagno” in lingua farsi – una sorta di Tinder nel rispetto della legge islamica. Come una normale app di incontri, consente alle persone di cercare e scegliere un partner.
Le app di incontri sono già popolari in Iran, ma sembra che da questo momento solo Hamdam sarà legale. Si tratta dell’unica piattaforma di questo genere autorizzata dallo Stato nella Repubblica islamica, ha infatti riferito anche il capo della polizia iraniana che si occupa del controllo del web, il colonnello Ali Mohammad Rajabi.
Hamdam è stata sviluppata dal Tebyan Cultural Institute che fa parte dell’Organizzazione di propaganda islamica. Secondo quanti riferito dalle autorità l’app utilizza l’intelligenza artificiale per trovare corrispondenze “solo per scapoli che cercano un matrimonio permanente” e una sola moglie.
Secondo il sito web di Hamdam, gli utenti devono verificare la propria identità e sottoporsi a un test psicologico prima di navigare. Anche matchare qualcuno non è così immediato e senza conseguenze come su Tinder. Quando viene trovata una corrispondenza, l’app “introduce le famiglie insieme con la presenza di consulenti del servizio”, che “accompagneranno” la coppia per quattro anni dopo essersi sposata. In Iran sono criminalizzate le relazioni prima del matrimonio e Hamdam sembra avere una spiccata aderenza ai valori della legge islamica.
Il capo del Tebyan Cultural Institute, Komeil Khojasteh, parlando all’inaugurazione ha affermato che l’app creerà famiglie sane in un momento in cui i valori familiari sono minacciati dal “Diavolo” e dai nemici dell’Iran.
Secondo le statistiche dell’Organizzazione nazionale per la registrazione civile, in Iran tra marzo e dicembre 2020 sono stati registrati circa 307.300 matrimoni e 99.600 divorzi. La crescita annuale della popolazione iraniana nel frattempo è scesa all’1,29% nel 2020.
L’Iran sta tentando di correre ai ripari al problema dell’invecchiamento del paese anche in altri modi. A marzo il parlamento iraniano ha approvato un disegno di legge per la crescita della popolazione e il sostegno alle famiglie. Nel testo sono previsti incentivi economici per il matrimonio e se si fanno più di due figli, ma dall’altra parte limita l’accesso all’aborto. La legge attende l’approvazione del Consiglio dei Guardiani della rivoluzione.
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