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Attualità - Internet
Zoom ha patteggiato in una causa da 86 milioni sulla privacy
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<blockquote data-quote="Tommaso Meo" data-source="post: 317"><p><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/08/02112419/glen-carrie-AzyqGr35vH0-unsplash.jpg" alt="zoom causa" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></p><p>(foto: Unsplash)</p><p></p><p>Zoom <a href="https://www.cnbc.com/2021/08/01/zoom-reaches-85-million-settlement-over-user-privacy-and-hacker-zoombombing.html" target="_blank">ha scelto di patteggiare</a> una causa sulla privacy negli Stati Uniti pagando <strong>86 milioni di dollari</strong>. La società di videoconferenze è accusata di avere violato la riservatezza dei suoi utenti condividendo dati personali con Facebook, Google e LinkedIn.</p><p></p><p>L’azienda è stata citata in giudizio anche per avere dichiarato erroneamente di offrire la crittografia end-to-end e di non aver impedito agli hacker di fare <a href="https://www.bbc.com/news/business-52392084" target="_blank"><em>zoombombing</em></a> durante le chiamate. Zoom ha negato queste accuse ma, oltre a pagare per la fine del procedimento, ha accettato di <strong>potenziare le sue misure di sicurezza</strong>.</p><p></p><p>L’accordo preliminare prevede che Zoom fornisca al suo personale una <strong>formazione specializzata</strong> nella gestione dei dati e nella privacy. Tra le altre cose gli utenti riceveranno un avviso quando gli host delle o altri partecipanti utilizzano app di terze parti nelle riunioni.</p><p></p><p>Il documento deve ancora ricevere l’approvazione del giudice distrettuale degli Stati Uniti, Lucy Koh, a San Jose, in California. Secondo l’accordo i querelanti abbonati a Zoom Meetings <strong>avrebbero diritto a rimborsi</strong> del 15% sulle loro sottoscrizioni o 25 dollari, a seconda di quale sia più maggiore, mentre altri potrebbero ricevere fino a 15 dollari. Queste persone hanno anche intenzione di chiedere fino a 21,25 milioni di dollari per spese legali.</p><p></p><p>Il giudice Koh ha concesso l’archiviazione solo di una parte del caso relativa a violazione della privacy e negligenza, ma ha permesso ai querelanti di continuare a perseguire alcune rivendicazioni relative ai contratti.</p><p></p><p>Un portavoce di Zoom ha dichiarato che la privacy e la sicurezza degli utenti sono la priorità per l’azienda. Zoom si è detto orgoglioso dei progressi fatti, ma ha dichiarato che <strong>punterà a migliorarle ancora</strong>.</p><p></p><p>La class action, intentata nel marzo 2020, è solo una delle numerose denunce legali affrontate dalla piattaforma di videoconferenza con sede negli Stati Uniti. Zoom ha visto la sua base di utenti <strong>crescere in modo vertiginoso</strong> con la pandemia di Covid-19 che ha costretto in tantissimi al lavoro da casa.</p><p></p><p>Un problema chiave che ha portato alcune aziende a scegliere di smettere di utilizzare la piattaforma è stato però proprio il fenomeno degli incidenti di <em>“zoombombing”</em>, in cui ospiti non invitati entrano durante le riunioni <strong>per causare problemi</strong>.</p><p></p><p>The post <a href="https://www.wired.it/internet/tlc/2021/08/02/zoom-patteggiamento-causa-86-milioni/" target="_blank">Zoom ha patteggiato in una causa da 86 milioni sulla privacy</a> appeared first on <a href="https://www.wired.it" target="_blank">Wired</a>.</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/internet/tlc/2021/08/02/zoom-patteggiamento-causa-86-milioni/" target="_blank">Link originale...</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tommaso Meo, post: 317"] [IMG alt="zoom causa"]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/08/02112419/glen-carrie-AzyqGr35vH0-unsplash.jpg[/IMG] (foto: Unsplash) Zoom [URL='https://www.cnbc.com/2021/08/01/zoom-reaches-85-million-settlement-over-user-privacy-and-hacker-zoombombing.html']ha scelto di patteggiare[/URL] una causa sulla privacy negli Stati Uniti pagando [B]86 milioni di dollari[/B]. La società di videoconferenze è accusata di avere violato la riservatezza dei suoi utenti condividendo dati personali con Facebook, Google e LinkedIn. L’azienda è stata citata in giudizio anche per avere dichiarato erroneamente di offrire la crittografia end-to-end e di non aver impedito agli hacker di fare [URL='https://www.bbc.com/news/business-52392084'][I]zoombombing[/I][/URL] durante le chiamate. Zoom ha negato queste accuse ma, oltre a pagare per la fine del procedimento, ha accettato di [B]potenziare le sue misure di sicurezza[/B]. L’accordo preliminare prevede che Zoom fornisca al suo personale una [B]formazione specializzata[/B] nella gestione dei dati e nella privacy. Tra le altre cose gli utenti riceveranno un avviso quando gli host delle o altri partecipanti utilizzano app di terze parti nelle riunioni. Il documento deve ancora ricevere l’approvazione del giudice distrettuale degli Stati Uniti, Lucy Koh, a San Jose, in California. Secondo l’accordo i querelanti abbonati a Zoom Meetings [B]avrebbero diritto a rimborsi[/B] del 15% sulle loro sottoscrizioni o 25 dollari, a seconda di quale sia più maggiore, mentre altri potrebbero ricevere fino a 15 dollari. Queste persone hanno anche intenzione di chiedere fino a 21,25 milioni di dollari per spese legali. Il giudice Koh ha concesso l’archiviazione solo di una parte del caso relativa a violazione della privacy e negligenza, ma ha permesso ai querelanti di continuare a perseguire alcune rivendicazioni relative ai contratti. Un portavoce di Zoom ha dichiarato che la privacy e la sicurezza degli utenti sono la priorità per l’azienda. Zoom si è detto orgoglioso dei progressi fatti, ma ha dichiarato che [B]punterà a migliorarle ancora[/B]. La class action, intentata nel marzo 2020, è solo una delle numerose denunce legali affrontate dalla piattaforma di videoconferenza con sede negli Stati Uniti. Zoom ha visto la sua base di utenti [B]crescere in modo vertiginoso[/B] con la pandemia di Covid-19 che ha costretto in tantissimi al lavoro da casa. Un problema chiave che ha portato alcune aziende a scegliere di smettere di utilizzare la piattaforma è stato però proprio il fenomeno degli incidenti di [I]“zoombombing”[/I], in cui ospiti non invitati entrano durante le riunioni [B]per causare problemi[/B]. The post [URL='https://www.wired.it/internet/tlc/2021/08/02/zoom-patteggiamento-causa-86-milioni/']Zoom ha patteggiato in una causa da 86 milioni sulla privacy[/URL] appeared first on [URL='https://www.wired.it']Wired[/URL]. [url="https://www.wired.it/internet/tlc/2021/08/02/zoom-patteggiamento-causa-86-milioni/"]Link originale...[/url] [/QUOTE]
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