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Attualità - Internet
Pegasus è stato usato da alcuni governi per diffondere foto private di giornaliste
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<blockquote data-quote="Tommaso Meo" data-source="post: 322"><p><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/08/03191057/priscilla-du-preez-BjhUu6BpUZA-unsplash.jpg" alt="Spyware foto giornaliste" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></p><p>(foto: Unsplash)</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/07/19/spyware-pegasus-spiato-giornalisti-attivisti-mondo/" target="_blank">Pegasus</a>, lo spyware dell’azienda israeliana Nso, sarebbe stato utilizzato da alcuni governi<strong> per ottenere foto private</strong> dai telefoni di giornaliste e attiviste, secondo quanto riporta <a href="https://www.nbcnews.com/tech/social-media/i-will-not-be-silenced-women-targeted-hack-leak-attacks-n1275540" target="_blank">il sito americano di notizie Nbc</a>.</p><p></p><p>Queste foto sono state poi pubblicate in rete <strong>con l’obiettivo di attaccare la loro reputazione, i</strong>n almeno un caso suggerendo anche falsamente che una foto in bikini di una giornalista sia stata scattata a casa del suo capo.</p><p></p><p>Nbc riporta che <strong>Ghada Oueiss</strong>, giornalista televisiva libanese di Al-Jazeera, ha visto condivisa e commenta online una foto privata scattata mentre indossava un costume da bagno in una vasca idromassaggio, accompagnata da false affermazioni secondo cui le foto sono state scattate a casa del suo capo.</p><p></p><p>Nei giorni successivi è stata bombardata da migliaia di tweet e messaggi diretti che <strong>attaccavano la sua credibilità</strong> come giornalista, descrivendola come una prostituta o dicendole che era brutta e vecchia. Molti dei messaggi provenivano da account che sostenevano il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, inclusi alcuni account verificati appartenenti a funzionari governativi.</p><p></p><p><em>“Ho subito saputo che il mio telefono <strong>era stato violato</strong>“</em>, ha detto Oueiss, che crede di essere stata presa di mira nel tentativo di mettere a tacere le sue critiche all’Arabia Saudita. <em>“Quelle foto non sono state pubblicate da nessuna parte. Erano solo sul mio telefono”</em> ha confermato.</p><p></p><p>A dicembre, Ouiess <strong>ha intentato una causa</strong> contro il principe ereditario, insieme ad altri imputati tra cui il sovrano degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed, e altri due utenti che, secondo Oueiss, hanno condiviso le sue foto online. Il telefono di Oueiss è stato esaminato da un esperto forens che ha stabilito che lo spyware Pegasus era stato utilizzato per accedere alle sue foto.</p><p></p><p>Oueiss, secondo quanto scrive il sito di notizie è solo <strong>una delle numerose giornaliste e attiviste</strong> che sarebbero state prese di mira <em>“da regimi autoritari in Medio Oriente attraverso attacchi hacker e leak utilizzando lo spyware Pegasus”</em>. Il pezzo sottolinea che la pubblicazione di quelle che sarebbero viste come foto innocenti in Occidente può essere invece dannosa nei paesi del Medio Oriente.</p><p></p><p>L’uso improprio di Pegasus è emerso da <a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/07/07/spyware-android-iphone-terrorismo-omicidi-amnesty/" target="_blank">un rapporto di Amnesty International</a> e poi da inchiesta giornalistica che ha coinvolto 17 organizzazioni di media. La semplice ricezione di un messaggio<strong> può essere sufficiente</strong> per infettare un iPhone senza richiedere l’interazione dell’utente.</p><p></p><p>Una volta violato uno smartphone, il malware può estrarre dati personali come chat, foto e video. Nso, che afferma di vendere il suo prodotto solo ad agenzie di intelligence e polizia, ha negato le accuse, ma <a href="https://www.wired.it/internet/tlc/2021/08/02/nso-pegasus-proibito-clienti/" target="_blank">ha impedito a un certo numero di governi </a>di usare lo spyware.</p><p></p><p>The post <a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/08/03/pegasus-governi-foto-private-giornaliste/" target="_blank">Pegasus è stato usato da alcuni governi per diffondere foto private di giornaliste</a> appeared first on <a href="https://www.wired.it" target="_blank">Wired</a>.</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/08/03/pegasus-governi-foto-private-giornaliste/" target="_blank">Link originale...</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tommaso Meo, post: 322"] [IMG alt="Spyware foto giornaliste"]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/08/03191057/priscilla-du-preez-BjhUu6BpUZA-unsplash.jpg[/IMG] (foto: Unsplash) [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/07/19/spyware-pegasus-spiato-giornalisti-attivisti-mondo/']Pegasus[/URL], lo spyware dell’azienda israeliana Nso, sarebbe stato utilizzato da alcuni governi[B] per ottenere foto private[/B] dai telefoni di giornaliste e attiviste, secondo quanto riporta [URL='https://www.nbcnews.com/tech/social-media/i-will-not-be-silenced-women-targeted-hack-leak-attacks-n1275540']il sito americano di notizie Nbc[/URL]. Queste foto sono state poi pubblicate in rete [B]con l’obiettivo di attaccare la loro reputazione, i[/B]n almeno un caso suggerendo anche falsamente che una foto in bikini di una giornalista sia stata scattata a casa del suo capo. Nbc riporta che [B]Ghada Oueiss[/B], giornalista televisiva libanese di Al-Jazeera, ha visto condivisa e commenta online una foto privata scattata mentre indossava un costume da bagno in una vasca idromassaggio, accompagnata da false affermazioni secondo cui le foto sono state scattate a casa del suo capo. Nei giorni successivi è stata bombardata da migliaia di tweet e messaggi diretti che [B]attaccavano la sua credibilità[/B] come giornalista, descrivendola come una prostituta o dicendole che era brutta e vecchia. Molti dei messaggi provenivano da account che sostenevano il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, inclusi alcuni account verificati appartenenti a funzionari governativi. [I]“Ho subito saputo che il mio telefono [B]era stato violato[/B]“[/I], ha detto Oueiss, che crede di essere stata presa di mira nel tentativo di mettere a tacere le sue critiche all’Arabia Saudita. [I]“Quelle foto non sono state pubblicate da nessuna parte. Erano solo sul mio telefono”[/I] ha confermato. A dicembre, Ouiess [B]ha intentato una causa[/B] contro il principe ereditario, insieme ad altri imputati tra cui il sovrano degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed, e altri due utenti che, secondo Oueiss, hanno condiviso le sue foto online. Il telefono di Oueiss è stato esaminato da un esperto forens che ha stabilito che lo spyware Pegasus era stato utilizzato per accedere alle sue foto. Oueiss, secondo quanto scrive il sito di notizie è solo [B]una delle numerose giornaliste e attiviste[/B] che sarebbero state prese di mira [I]“da regimi autoritari in Medio Oriente attraverso attacchi hacker e leak utilizzando lo spyware Pegasus”[/I]. Il pezzo sottolinea che la pubblicazione di quelle che sarebbero viste come foto innocenti in Occidente può essere invece dannosa nei paesi del Medio Oriente. L’uso improprio di Pegasus è emerso da [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/07/07/spyware-android-iphone-terrorismo-omicidi-amnesty/']un rapporto di Amnesty International[/URL] e poi da inchiesta giornalistica che ha coinvolto 17 organizzazioni di media. La semplice ricezione di un messaggio[B] può essere sufficiente[/B] per infettare un iPhone senza richiedere l’interazione dell’utente. Una volta violato uno smartphone, il malware può estrarre dati personali come chat, foto e video. Nso, che afferma di vendere il suo prodotto solo ad agenzie di intelligence e polizia, ha negato le accuse, ma [URL='https://www.wired.it/internet/tlc/2021/08/02/nso-pegasus-proibito-clienti/']ha impedito a un certo numero di governi [/URL]di usare lo spyware. The post [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/08/03/pegasus-governi-foto-private-giornaliste/']Pegasus è stato usato da alcuni governi per diffondere foto private di giornaliste[/URL] appeared first on [URL='https://www.wired.it']Wired[/URL]. [url="https://www.wired.it/internet/web/2021/08/03/pegasus-governi-foto-private-giornaliste/"]Link originale...[/url] [/QUOTE]
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