Cerca
Cerca solo i titoli
Da:
Cerca solo i titoli
Da:
Forum
Nuovi messaggi
All threads
Latest threads
New posts
Trending threads
Trending
Cerca nel forum
Media
New media
New comments
Search media
Risorse
Latest reviews
Cerca risorse
Entra
Registrati
Cerca
Cerca solo i titoli
Da:
Cerca solo i titoli
Da:
Menu
Install the app
Install
Rispondi alla discussione
Benvenuto/a nella nostra community!
Vuoi far parte delle nostre discussioni? Unisciti ora!
Iscriviti
Forum
Sezione Principale
Attualità - Internet
La rete di bot che mette in evidenza gli articoli sul cambiamento climatico
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza si prega di attivare JavaScript sul suo browser.
You are using an out of date browser. It may not display this or other websites correctly.
You should upgrade or use an
alternative browser
.
Messaggio
<blockquote data-quote="Tommaso Meo" data-source="post: 114"><p><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/06/21115422/john-schnobrich-FlPc9_VocJ4-unsplash.jpg" alt="" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></p><p>(foto: Unsplash)</p><p></p><p>Può un bot aiutare la lotta al <a href="https://www.wired.it/scienza/ecologia/2021/02/08/pandemia-cambiamenti-climatici/" target="_blank">cambiamento climatico</a>? Volendo sì, ma soprattutto può mostrare come è<strong> distorta la nostra narrazione</strong> sul tema. È quello che hanno tentato di fare due artisti-ingegneri di New York, <a href="https://gizmodo.com/this-bot-clicking-ads-on-climate-articles-shows-the-new-1847123170" target="_blank">con un progetto</a> chiamato Synthetic Messenger<em>. </em>Si tratta di una rete di bot – visualizzati sotto forma di mani – che scrollano news sul cambiamento climatico e cliccano su ogni annuncio pubblicitario che trovano. L’idea è venuta a Tega Brain e Sam Lavigne che hanno lanciato <a href="https://syntheticmessenger.labr.io/#about" target="_blank">l’iniziativa</a> a inizio giugno. I loro bot hanno visitato per ora più di <strong>2 milioni di articoli</strong> sul tema del cambiamento climatico e cliccato <strong>6 milioni di pubblicità online</strong>. Lo scopo di tutto questo? Dimostrare che l’industria dei media è guidata dagli introiti pubblicitari, e chi può controllare questi, controlla, in parte, cosa viene pubblicato.</p><p></p><p></p><p>Le storie che ottengono più clic sugli annunci possono anche diventare <strong>più visibili negli algoritmi</strong> di ricerca di Google, attirando più attenzione sulla pagina. Quando alcune storie ottengono più visualizzazioni è più probabile che le testate giornalistiche pubblichino articoli simili. Questo significa che i meccanismi e gli algoritmi pubblicitari possono svolgere un ruolo importante nel determinare quali notizie vedono le persone piuttosto che altri fattori come l’importanza stessa della storia. Più clic su articoli che parlano di clima e sui loro banner, porterebbero teoricamente a una maggiore copertura del tema.</p><p></p><p><em>“Con questo progetto, volevamo vedere come l’<strong>ecologia dei media</strong> influenza la nostra ecologia reale, come la narrativa influenza il nostro regno materiale”</em>, ha detto a <em>Gizmodo</em> Sam Lavigne, artista e assistente presso il dipartimento di Design dell’università del Texas.</p><p></p><p>La narrazione sul clima è stata per decenni indirizzata dalle stesse compagnie che inquinavano, mentre ora spesso gli algoritmi sfruttano la disinformazione online. L’algoritmo di YouTube per consigliare i video, ad esempio, ha incoraggiato gli spettatori a guardare video <strong>pieni di negazionismo</strong> sul cambiamento climatico.</p><p></p><p>Synthetic Messenger cerca di <strong>ingannare il sistema</strong> mostrando un interesse alimentato dai bot per le storie sul clima. Anche se potrebbe svolgere un piccolo ruolo nell’amplificare la copertura sul tema, ci sono alcune complicazioni. Innanzitutto, <strong>il suo algoritmo è impreciso</strong> e basato su parole chiave relative al clima, e fa anche clic sugli annunci sui media che negano il cambiamento climatico. I suoi creatori hanno cercato di aggirare questo problema inserendo nella lista nera siti web negazionisti come quelli di proprietà di Rupert Murdoch.</p><p></p><p>L’obiettivo però è piuttosto richiamare l’attenzione sulle strutture che determinano quali storie sul clima vengono raccontate e amplificate dagli inserzionisti e dagli algoritmi di ricerca. <em>“Non è che lo stiamo offrendo come soluzione al problema che abbiamo. La soluzione è una politica climatica significativa, una politica efficace”</em>, ha affermato Brain. <em>“Ma stiamo cercando di <strong>aprire una conversazione</strong> e rivelare il modo in cui il nostro panorama mediatico sta attualmente operando”</em>.</p><p></p><p>The post <a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/06/21/bot-articoli-cambiamento-climatico/" target="_blank">La rete di bot che mette in evidenza gli articoli sul cambiamento climatico</a> appeared first on <a href="https://www.wired.it" target="_blank">Wired</a>.</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/06/21/bot-articoli-cambiamento-climatico/" target="_blank">Link originale...</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tommaso Meo, post: 114"] [IMG]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/06/21115422/john-schnobrich-FlPc9_VocJ4-unsplash.jpg[/IMG] (foto: Unsplash) Può un bot aiutare la lotta al [URL='https://www.wired.it/scienza/ecologia/2021/02/08/pandemia-cambiamenti-climatici/']cambiamento climatico[/URL]? Volendo sì, ma soprattutto può mostrare come è[B] distorta la nostra narrazione[/B] sul tema. È quello che hanno tentato di fare due artisti-ingegneri di New York, [URL='https://gizmodo.com/this-bot-clicking-ads-on-climate-articles-shows-the-new-1847123170']con un progetto[/URL] chiamato Synthetic Messenger[I]. [/I]Si tratta di una rete di bot – visualizzati sotto forma di mani – che scrollano news sul cambiamento climatico e cliccano su ogni annuncio pubblicitario che trovano. L’idea è venuta a Tega Brain e Sam Lavigne che hanno lanciato [URL='https://syntheticmessenger.labr.io/#about']l’iniziativa[/URL] a inizio giugno. I loro bot hanno visitato per ora più di [B]2 milioni di articoli[/B] sul tema del cambiamento climatico e cliccato [B]6 milioni di pubblicità online[/B]. Lo scopo di tutto questo? Dimostrare che l’industria dei media è guidata dagli introiti pubblicitari, e chi può controllare questi, controlla, in parte, cosa viene pubblicato. Le storie che ottengono più clic sugli annunci possono anche diventare [B]più visibili negli algoritmi[/B] di ricerca di Google, attirando più attenzione sulla pagina. Quando alcune storie ottengono più visualizzazioni è più probabile che le testate giornalistiche pubblichino articoli simili. Questo significa che i meccanismi e gli algoritmi pubblicitari possono svolgere un ruolo importante nel determinare quali notizie vedono le persone piuttosto che altri fattori come l’importanza stessa della storia. Più clic su articoli che parlano di clima e sui loro banner, porterebbero teoricamente a una maggiore copertura del tema. [I]“Con questo progetto, volevamo vedere come l’[B]ecologia dei media[/B] influenza la nostra ecologia reale, come la narrativa influenza il nostro regno materiale”[/I], ha detto a [I]Gizmodo[/I] Sam Lavigne, artista e assistente presso il dipartimento di Design dell’università del Texas. La narrazione sul clima è stata per decenni indirizzata dalle stesse compagnie che inquinavano, mentre ora spesso gli algoritmi sfruttano la disinformazione online. L’algoritmo di YouTube per consigliare i video, ad esempio, ha incoraggiato gli spettatori a guardare video [B]pieni di negazionismo[/B] sul cambiamento climatico. Synthetic Messenger cerca di [B]ingannare il sistema[/B] mostrando un interesse alimentato dai bot per le storie sul clima. Anche se potrebbe svolgere un piccolo ruolo nell’amplificare la copertura sul tema, ci sono alcune complicazioni. Innanzitutto, [B]il suo algoritmo è impreciso[/B] e basato su parole chiave relative al clima, e fa anche clic sugli annunci sui media che negano il cambiamento climatico. I suoi creatori hanno cercato di aggirare questo problema inserendo nella lista nera siti web negazionisti come quelli di proprietà di Rupert Murdoch. L’obiettivo però è piuttosto richiamare l’attenzione sulle strutture che determinano quali storie sul clima vengono raccontate e amplificate dagli inserzionisti e dagli algoritmi di ricerca. [I]“Non è che lo stiamo offrendo come soluzione al problema che abbiamo. La soluzione è una politica climatica significativa, una politica efficace”[/I], ha affermato Brain. [I]“Ma stiamo cercando di [B]aprire una conversazione[/B] e rivelare il modo in cui il nostro panorama mediatico sta attualmente operando”[/I]. The post [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/06/21/bot-articoli-cambiamento-climatico/']La rete di bot che mette in evidenza gli articoli sul cambiamento climatico[/URL] appeared first on [URL='https://www.wired.it']Wired[/URL]. [url="https://www.wired.it/internet/web/2021/06/21/bot-articoli-cambiamento-climatico/"]Link originale...[/url] [/QUOTE]
Inserisci citazione...
Verifica
Pubblica risposta
Top
Bottom
This site uses cookies. By continuing to use this site, you are agreeing to our use of cookies.
Accetto
Leggi altro....