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Attualità - Internet
Instagram ha rivelato come decide cosa farci vedere
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<blockquote data-quote="Tommaso Meo" data-source="post: 87"><p><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/06/09192822/GettyImages-1316489083.jpg" alt="Instagram app" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></p><p>(foto: Katja Knupper/Die Fotowerft/DeFodi Images via Getty Images)</p><p></p><p>Il Ceo di <a href="https://www.wired.it/internet/social-network/2021/05/13/instagram-abbandono-storie-reels/" target="_blank">Instagram</a>, Adam Mosseri, ha deciso di spiegare – almeno parzialmente – <strong>in che modo l’applicazione decide cosa compare</strong> sui nostri schermi, come e in che quantità. Lo ha fatto martedì scrivendo <a href="https://about.instagram.com/blog/announcements/shedding-more-light-on-how-instagram-works" target="_blank">un lungo post</a> sul blog della società, che inizia dicendo che “<em>è difficile fidarsi di ciò che non si capisce</em>”. Secondo <em><a href="https://www.theverge.com/2021/6/8/22524332/instagram-how-it-works-blog-post-adam-mosseri-shadowban" target="_blank">The Verge</a></em> questa spiegazione sarebbe la risposta <a href="https://www.wired.it/internet/social-network/2021/05/31/instagram-algoritmo-censura-palestina/" target="_blank">alle accuse</a> mosse – anche ultimamente – a Instagram <strong>di nascondere o sfavorire intenzionalmente determinati post</strong>.</p><p></p><p>Spiegare come <em>funziona</em> Instagram è complicato visto che, per ammissione dello stesso Mosseri, <strong>non è regolato da un solo algoritmo</strong>, ma utilizza più algoritmi, classificatori e segnali per decidere cosa mostrare nel nostro feed. Inoltre, ogni parte dell’app – il feed, la sezione Esplora e i Reels – utilizza il proprio algoritmo su misura.</p><p></p><p>Una delle rivelazioni più inaspettate fatte da Mosseri nel suo post è che la maggior parte dei nostri follower <strong>non vedrà comunque i post</strong> che pubblichiamo, perché “<em>la maggior parte delle persone guarda meno della metà del proprio feed</em>”.</p><p></p><p>Tra i segnali che Instagram usa per decidere di far emergere qualcosa nel feed o nelle storie ci sono infatti prima di tutto<strong> le informazioni sul post</strong>: quanto è piaciuto, come e quando è stato pubblicato, da quale posizione. Ma sono rilevanti anche le <strong>informazioni sulla persona che ha pubblicato</strong>. Le interazioni avute con quella persona aiuta l’app a capire quanto potrebbe essere interessante per noi. La <strong>nostra stessa attività</strong> permette poi a Instagram di capire a cosa siamo interessati: lo fa tramite il numero di post che ci sono piaciuti. E, per finire, la nostra <strong>storia di interazione</strong> con qualcuno dà un’idea di quanto siamo generalmente interessati a vedere i suoi post. Un esempio è se si commentano o meno i post di qualcun altro.</p><p></p><p>Instagram quindi<strong> prevede come potresti interagire con un post</strong>, ad esempio commentandolo o mettendo mi piace. “<em>Più è probabile che tu intraprenda un’azione, e più pesiamo quell’azione, più in alto vedrai il post</em>”, ha spiegato Mosseri.</p><p></p><p>Analogamente, per proporci nuove foto o video nella sezione Esplora, Instagram analizza i post che ci sono piaciuti e abbiamo salvato e commentato in passato. “<em>Una volta trovato un gruppo di foto e video che potrebbero piacerti, li ordiniamo in base a quanto pensiamo che tu sia interessato a ciascuno di essi</em>”, ha continuato Mosseri. Il modo migliore per indovinare quanto se qualcuno è interessato a qualcosa è prevedere <strong>quanto è probabile che interagisca</strong> con un post. “<em>Le azioni più importanti che prevediamo in ‘Esplora’ includono mi piace, salvataggi e condivisioni</em>”, ha scritto Mosseri.</p><p></p><p>Rispondendo indirettamente alle accuse di nascondere post sgraditi, la persona a capo di Instagram ha affermato che la società farà un lavoro migliore nello spiegare<strong> perché i contenuti vengono rimossi</strong>. “<em>Stiamo sviluppando migliori notifiche in-app in modo che le persone sappiano sul momento perché il loro post è stato rimosso e stiamo esplorando modi per far sapere alle persone quando ciò che pubblicano va contro le nostre linee guida</em>”, ha chiarito il Ceo. Una strategia volta alla trasparenza che, a quanto sembra, sarà seguita anche da Facebook.</p><p></p><p>Lo <em>spiegone</em> del Ceo di Instagram è coinciso con il via alla <strong>Creator Week</strong> organizzata dalla piattaforma e pensata per confrontarsi con i creatori di contenuti e aiutarli a sviluppare i loro brand.</p><p></p><p>La buona notizia è che il post di Mosseri <strong>sarà solo il primo di una serie</strong> che farà più luce su come funziona la tecnologia di Instagram. Possiamo quindi aspettarci altri dettagli in futuro.</p><p></p><p>The post <a href="https://www.wired.it/internet/social-network/2021/06/09/instagram-rivelazione-criteri-algoritmo/" target="_blank">Instagram ha rivelato come decide cosa farci vedere</a> appeared first on <a href="https://www.wired.it" target="_blank">Wired</a>.</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/internet/social-network/2021/06/09/instagram-rivelazione-criteri-algoritmo/" target="_blank">Link originale...</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tommaso Meo, post: 87"] [IMG alt="Instagram app"]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/06/09192822/GettyImages-1316489083.jpg[/IMG] (foto: Katja Knupper/Die Fotowerft/DeFodi Images via Getty Images) Il Ceo di [URL='https://www.wired.it/internet/social-network/2021/05/13/instagram-abbandono-storie-reels/']Instagram[/URL], Adam Mosseri, ha deciso di spiegare – almeno parzialmente – [B]in che modo l’applicazione decide cosa compare[/B] sui nostri schermi, come e in che quantità. Lo ha fatto martedì scrivendo [URL='https://about.instagram.com/blog/announcements/shedding-more-light-on-how-instagram-works']un lungo post[/URL] sul blog della società, che inizia dicendo che “[I]è difficile fidarsi di ciò che non si capisce[/I]”. Secondo [I][URL='https://www.theverge.com/2021/6/8/22524332/instagram-how-it-works-blog-post-adam-mosseri-shadowban']The Verge[/URL][/I] questa spiegazione sarebbe la risposta [URL='https://www.wired.it/internet/social-network/2021/05/31/instagram-algoritmo-censura-palestina/']alle accuse[/URL] mosse – anche ultimamente – a Instagram [B]di nascondere o sfavorire intenzionalmente determinati post[/B]. Spiegare come [I]funziona[/I] Instagram è complicato visto che, per ammissione dello stesso Mosseri, [B]non è regolato da un solo algoritmo[/B], ma utilizza più algoritmi, classificatori e segnali per decidere cosa mostrare nel nostro feed. Inoltre, ogni parte dell’app – il feed, la sezione Esplora e i Reels – utilizza il proprio algoritmo su misura. Una delle rivelazioni più inaspettate fatte da Mosseri nel suo post è che la maggior parte dei nostri follower [B]non vedrà comunque i post[/B] che pubblichiamo, perché “[I]la maggior parte delle persone guarda meno della metà del proprio feed[/I]”. Tra i segnali che Instagram usa per decidere di far emergere qualcosa nel feed o nelle storie ci sono infatti prima di tutto[B] le informazioni sul post[/B]: quanto è piaciuto, come e quando è stato pubblicato, da quale posizione. Ma sono rilevanti anche le [B]informazioni sulla persona che ha pubblicato[/B]. Le interazioni avute con quella persona aiuta l’app a capire quanto potrebbe essere interessante per noi. La [B]nostra stessa attività[/B] permette poi a Instagram di capire a cosa siamo interessati: lo fa tramite il numero di post che ci sono piaciuti. E, per finire, la nostra [B]storia di interazione[/B] con qualcuno dà un’idea di quanto siamo generalmente interessati a vedere i suoi post. Un esempio è se si commentano o meno i post di qualcun altro. Instagram quindi[B] prevede come potresti interagire con un post[/B], ad esempio commentandolo o mettendo mi piace. “[I]Più è probabile che tu intraprenda un’azione, e più pesiamo quell’azione, più in alto vedrai il post[/I]”, ha spiegato Mosseri. Analogamente, per proporci nuove foto o video nella sezione Esplora, Instagram analizza i post che ci sono piaciuti e abbiamo salvato e commentato in passato. “[I]Una volta trovato un gruppo di foto e video che potrebbero piacerti, li ordiniamo in base a quanto pensiamo che tu sia interessato a ciascuno di essi[/I]”, ha continuato Mosseri. Il modo migliore per indovinare quanto se qualcuno è interessato a qualcosa è prevedere [B]quanto è probabile che interagisca[/B] con un post. “[I]Le azioni più importanti che prevediamo in ‘Esplora’ includono mi piace, salvataggi e condivisioni[/I]”, ha scritto Mosseri. Rispondendo indirettamente alle accuse di nascondere post sgraditi, la persona a capo di Instagram ha affermato che la società farà un lavoro migliore nello spiegare[B] perché i contenuti vengono rimossi[/B]. “[I]Stiamo sviluppando migliori notifiche in-app in modo che le persone sappiano sul momento perché il loro post è stato rimosso e stiamo esplorando modi per far sapere alle persone quando ciò che pubblicano va contro le nostre linee guida[/I]”, ha chiarito il Ceo. Una strategia volta alla trasparenza che, a quanto sembra, sarà seguita anche da Facebook. Lo [I]spiegone[/I] del Ceo di Instagram è coinciso con il via alla [B]Creator Week[/B] organizzata dalla piattaforma e pensata per confrontarsi con i creatori di contenuti e aiutarli a sviluppare i loro brand. La buona notizia è che il post di Mosseri [B]sarà solo il primo di una serie[/B] che farà più luce su come funziona la tecnologia di Instagram. Possiamo quindi aspettarci altri dettagli in futuro. The post [URL='https://www.wired.it/internet/social-network/2021/06/09/instagram-rivelazione-criteri-algoritmo/']Instagram ha rivelato come decide cosa farci vedere[/URL] appeared first on [URL='https://www.wired.it']Wired[/URL]. [url="https://www.wired.it/internet/social-network/2021/06/09/instagram-rivelazione-criteri-algoritmo/"]Link originale...[/url] [/QUOTE]
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