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Gettr, il nuovo social media di destra creato dall’ex consigliere di Donald Trump, Jason Miller, è online da poco ma è già stato hackerato domenica, il giorno del suo lancio ufficiale.
A essere presi di mira per primi sono stati i profili verificati di diverse personalità del mondo repubblicano e filo trumpiano, come Mike Pompeo, Steve Bannon, Marjorie Taylor-Greene, Harlan Hill e lo stesso Miller. L’hacker ha violato e modificato tutti i profili degli utenti interessati aggiungendo lo stesso messaggio: “@JubaBaghdad era qui
L’utente di Twitter @JubaBaghdad ha detto a Insider che è stato facile hackerare le pagine e che lo aveva fatto “solo per divertimento”. Il Ceo di Gettr Miller ha dichiarato in una nota inviata via e-mail a The Verge che il problema è stato rilevato e risolto in pochi minuti e che “tutto ciò che l’intruso è stato in grado di fare è stato cambiare alcuni nomi utente”, minimizzando la falla nella sicurezza della piattaforma. Miller ha anche aggiunto che Gettr ha già registrato “più di mezzo milione di utenti”.
Jason Miller’s new right-wing social media site “Gettr” was hacked this morning. pic.twitter.com/cncddw9RZ9
— Zachary Petrizzo (@ZTPetrizzo) July 4, 2021
Il social prevede di ospitare video di tre minuti, post di 777 caratteri e streaming live, in un tentativo di emulare Twitter. Lo slogan con cui Gettr compare sugli store per applicazione è Marketplace of Ideas (“mercato delle idee”) e si descrive come piattaforma “fondata sui principi della libertà di parola, del pensiero indipendente e del rifiuto della censura politica e della ‘cancel culture”.
L’app era già attiva dal 2 luglio, mentre domenica 4 il lancio è stato formalizzato, ma i problemi erano già cominciati. Sabato la piattaforma ha iniziato a essere riempita di immagini e video pornografici, alcuni a tema hentai, oltre a contenuti complottisti, e legati a Qanon, sollevando più di un dubbio sulla capacità – e sulla volontà – di Gettr di moderare quello che che viene condiviso sull’app.
Dopo essere stato bandito da Facebook e Twitter a gennaio in seguito all’insurrezione dei suoi sostenitori al Campidoglio, Trump aveva detto di avere in programma di lanciare una sua piattaforma social. Da maggio e per un mese è stato online il blog “From the Desk of Donald J. Trump“ sul suo sito web, ma è stato chiuso e archiviato in fretta. Miller ha affermato questo sito non era destinato a essere la chiacchierata piattaforma di social media di Trump.
Miller ha detto venerdì al Wall Street Journal che Trump non era ancora presente sulla sua nuova piattaforma. Getter non è l’unico social a contendersi la presenza dell’ex presidente americano. The Donald si è unito pochi giorni fa alla piattaforma di video Rumble, facendo arrabbiare i dirigenti di Gab, un’altra app popolata da estremisti di destra e che probabilmente pensava di essersi accaparata il nuovo profilo di Trump.
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