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Attualità - Internet
Facebook ha aggirato il Gdpr ma rischia solo una piccola multa
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<blockquote data-quote="Tommaso Meo" data-source="post: 440"><p><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2015/03/22235324/1527018791_Schermata-2018-05-22-alle-21.33.06.png" alt="Mark Zuckerberg al Parlamento Europeo" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></p><p>Mark Zuckerberg al Parlamento Europeo</p><p></p><p>Il <strong>Garante irlandese per la protezione dei dati</strong> (Dpc) ha inviato una bozza di decisione alle altre autorità europee per la <strong>privacy</strong> riguardo allo stratagemma legale adoperato da<strong> Facebook</strong> nel 2018 per aggirare il <a href="https://www.wired.it/topic/gdpr/" target="_blank">regolamento generale sulla protezione dei dati</a> (Gdpr) allora entrato in vigore, come rivelato dal gruppo per la privacy Noyb <a href="https://noyb.eu/sites/default/files/2020-05/complaint-facebook.pdf" target="_blank">che ha pubblicato i documenti</a>.</p><p></p><p>Secondo <a href="https://www.wired.it/attualita/tech/2021/04/28/privacy-gdpr-irlanda-garante-casi-europa/" target="_blank">il Garante irlandese</a>, Facebook ha scelto di includere l’accordo sul <strong>trattamento dei dati in un contratto con l’utente</strong>, che non rende più applicabili i requisiti del Gdpr per il consenso. Questo significa che Facebook <strong>può utilizzare tutti i dati che ha raccolto</strong> per tutti i prodotti che fornisce, inclusi pubblicità, tracciamento online e simili, <strong>senza chiedere agli utenti un consenso libero</strong> che potrebbero ritirare in qualsiasi momento. Il passaggio di Facebook da “consenso” a “contratto” è avvenuto il 25 maggio 2018 a mezzanotte, esattamente quando il Gdpr è entrato in vigore nell’Unione europea, fa notare Noyb.</p><p></p><p>L’autorità suggerisce una sanzione <strong>da 28 a 36 milioni di euro</strong> perché Facebook avrebbe dovuto essere più trasparente su questa distinzione. L’importo della multa contro il gigante dei social, se confermata, è però destinata a fare discutere. Facebook infatti impiega poco più di due ore e mezza per racimolare quella cifra, <a href="https://techcrunch.com/2021/07/28/facebook-q2-earnings/" target="_blank">sulla base dei suoi guadagni</a> del secondo trimestre di 29 miliardi di dollari.</p><p><a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/02/15/wiredleaks-come-fare-segnalazioni-anonime/" target="_blank"><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/02/10162754/Wired_leaks_600x100.jpg" alt="WiredLeaks banner" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></a></p><p></p><p>Per Max Schrems, avvocato austriaco, fondatore di Noyb e impegnato in <a href="https://www.wired.it/attualita/politica/2021/05/26/facebook-dati-schrems-europa-stati-uniti/" target="_blank">due cause contro Facebook che portano il suo nome</a> e hanno rimesso in discussione gli scambi di dati tra Europa e Stati Uniti, se passasse la linea del social network del contratto, <em>“qualsiasi azienda potrebbe semplicemente scrivere il trattamento dei dati in un contratto e quindi <strong>legittimare qualsiasi utilizzo dei dati</strong> del cliente senza consenso”</em>. Un sistema, questo, <em>“assolutamente<strong> contro le intenzioni del Gdpr</strong>, che vieta esplicitamente di nascondere accordi di consenso in termini e condizioni</em>“, aggiunge.</p><p></p><p>Secondo uno studio commissionato da Noyb al Gallup Institute, su 1.000 utenti di Facebook,<strong> solo l’1,6% ha visto un contratto</strong> sulla pubblicità, come sostenuto da Facebook, il 64% ha ritenuto che l’accordo fosse un “consenso”, mentre il resto non era sicuro del significato legale dell’accordo. A livello europeo, le autorità per la protezione dei dati hanno detto che lo schema di Facebook per bypassare il Gdpr è illegale. Tuttavia, il Dpc irlandese si è detto non convinto di questo punto di vista e <strong>non sembra avere intenzione di agire oltre, multa a parte.</strong></p><p></p><p>Il Garante irlandese <em>“dice che Facebook può aggirare il Gdpr, ma deve essere più trasparente al riguardo. Con questo approccio, Facebook può continuare a trattare i dati illegalmente, aggiungere una riga all’informativa sulla privacy e<strong> pagare solo una piccola multa</strong>, mentre il Il Dpc può fingere di aver preso qualche azione”</em>, il commento di Schrems.</p><p></p><h3>Negli Stati Uniti</h3><p></p><p>Intanto negli Stati Uniti una cinquantina di gruppi per i diritti civili e digitali<a href="https://gizmodo.com/advocacy-groups-launch-initiative-to-stop-facebook-1847858561" target="_blank"> hanno lanciato un’iniziativa online</a> per chiedere al Congresso di agire <strong>per rompere il modello di business</strong> di <strong>Facebook</strong>, fondato sulla raccolta dati massiccia e algoritmi potenzialmente dannosi. La campagna, sul sito <a href="http://HowToStopFacebook.Org" target="_blank">HowToStopFacebook.Org</a>, invoca una “<em>vera legge sulla privacy dei dati”</em>, che renderebbe <em>“illegale per aziende come Facebook e YouTube raccogliere l’enorme quantità di dati di cui hanno bisogno per alimentare i loro algoritmi”</em>.</p><p></p><p>The post <a href="https://www.wired.it/internet/regole/2021/10/14/facebook-gdpr-multa/" target="_blank">Facebook ha aggirato il Gdpr ma rischia solo una piccola multa</a> appeared first on <a href="https://www.wired.it" target="_blank">Wired</a>.</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/internet/regole/2021/10/14/facebook-gdpr-multa/" target="_blank">Link originale...</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tommaso Meo, post: 440"] [IMG alt="Mark Zuckerberg al Parlamento Europeo"]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2015/03/22235324/1527018791_Schermata-2018-05-22-alle-21.33.06.png[/IMG] Mark Zuckerberg al Parlamento Europeo Il [B]Garante irlandese per la protezione dei dati[/B] (Dpc) ha inviato una bozza di decisione alle altre autorità europee per la [B]privacy[/B] riguardo allo stratagemma legale adoperato da[B] Facebook[/B] nel 2018 per aggirare il [URL='https://www.wired.it/topic/gdpr/']regolamento generale sulla protezione dei dati[/URL] (Gdpr) allora entrato in vigore, come rivelato dal gruppo per la privacy Noyb [URL='https://noyb.eu/sites/default/files/2020-05/complaint-facebook.pdf']che ha pubblicato i documenti[/URL]. Secondo [URL='https://www.wired.it/attualita/tech/2021/04/28/privacy-gdpr-irlanda-garante-casi-europa/']il Garante irlandese[/URL], Facebook ha scelto di includere l’accordo sul [B]trattamento dei dati in un contratto con l’utente[/B], che non rende più applicabili i requisiti del Gdpr per il consenso. Questo significa che Facebook [B]può utilizzare tutti i dati che ha raccolto[/B] per tutti i prodotti che fornisce, inclusi pubblicità, tracciamento online e simili, [B]senza chiedere agli utenti un consenso libero[/B] che potrebbero ritirare in qualsiasi momento. Il passaggio di Facebook da “consenso” a “contratto” è avvenuto il 25 maggio 2018 a mezzanotte, esattamente quando il Gdpr è entrato in vigore nell’Unione europea, fa notare Noyb. L’autorità suggerisce una sanzione [B]da 28 a 36 milioni di euro[/B] perché Facebook avrebbe dovuto essere più trasparente su questa distinzione. L’importo della multa contro il gigante dei social, se confermata, è però destinata a fare discutere. Facebook infatti impiega poco più di due ore e mezza per racimolare quella cifra, [URL='https://techcrunch.com/2021/07/28/facebook-q2-earnings/']sulla base dei suoi guadagni[/URL] del secondo trimestre di 29 miliardi di dollari. [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/02/15/wiredleaks-come-fare-segnalazioni-anonime/'][IMG alt="WiredLeaks banner"]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/02/10162754/Wired_leaks_600x100.jpg[/IMG][/URL] Per Max Schrems, avvocato austriaco, fondatore di Noyb e impegnato in [URL='https://www.wired.it/attualita/politica/2021/05/26/facebook-dati-schrems-europa-stati-uniti/']due cause contro Facebook che portano il suo nome[/URL] e hanno rimesso in discussione gli scambi di dati tra Europa e Stati Uniti, se passasse la linea del social network del contratto, [I]“qualsiasi azienda potrebbe semplicemente scrivere il trattamento dei dati in un contratto e quindi [B]legittimare qualsiasi utilizzo dei dati[/B] del cliente senza consenso”[/I]. Un sistema, questo, [I]“assolutamente[B] contro le intenzioni del Gdpr[/B], che vieta esplicitamente di nascondere accordi di consenso in termini e condizioni[/I]“, aggiunge. Secondo uno studio commissionato da Noyb al Gallup Institute, su 1.000 utenti di Facebook,[B] solo l’1,6% ha visto un contratto[/B] sulla pubblicità, come sostenuto da Facebook, il 64% ha ritenuto che l’accordo fosse un “consenso”, mentre il resto non era sicuro del significato legale dell’accordo. A livello europeo, le autorità per la protezione dei dati hanno detto che lo schema di Facebook per bypassare il Gdpr è illegale. Tuttavia, il Dpc irlandese si è detto non convinto di questo punto di vista e [B]non sembra avere intenzione di agire oltre, multa a parte.[/B] Il Garante irlandese [I]“dice che Facebook può aggirare il Gdpr, ma deve essere più trasparente al riguardo. Con questo approccio, Facebook può continuare a trattare i dati illegalmente, aggiungere una riga all’informativa sulla privacy e[B] pagare solo una piccola multa[/B], mentre il Il Dpc può fingere di aver preso qualche azione”[/I], il commento di Schrems. [HEADING=2]Negli Stati Uniti[/HEADING] Intanto negli Stati Uniti una cinquantina di gruppi per i diritti civili e digitali[URL='https://gizmodo.com/advocacy-groups-launch-initiative-to-stop-facebook-1847858561'] hanno lanciato un’iniziativa online[/URL] per chiedere al Congresso di agire [B]per rompere il modello di business[/B] di [B]Facebook[/B], fondato sulla raccolta dati massiccia e algoritmi potenzialmente dannosi. La campagna, sul sito [URL='http://HowToStopFacebook.Org']HowToStopFacebook.Org[/URL], invoca una “[I]vera legge sulla privacy dei dati”[/I], che renderebbe [I]“illegale per aziende come Facebook e YouTube raccogliere l’enorme quantità di dati di cui hanno bisogno per alimentare i loro algoritmi”[/I]. The post [URL='https://www.wired.it/internet/regole/2021/10/14/facebook-gdpr-multa/']Facebook ha aggirato il Gdpr ma rischia solo una piccola multa[/URL] appeared first on [URL='https://www.wired.it']Wired[/URL]. [url="https://www.wired.it/internet/regole/2021/10/14/facebook-gdpr-multa/"]Link originale...[/url] [/QUOTE]
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