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Attualità - Internet
Amazon Web Services ha messo al bando Nso, l’azienda produttrice di Pegasus
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<blockquote data-quote="Tommaso Meo" data-source="post: 279"><p><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/07/20135128/amazonws.jpg" alt="Amazon Web Services" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></p><p>(foto: Flickr)</p><p></p><p>Amazon Web Services (Aws)<strong> ha bandito Nso</strong>, la società israeliana che commercia lo spyware Pegasus. Questo è avvenuto un giorno dopo <a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/07/19/spyware-pegasus-spiato-giornalisti-attivisti-mondo/" target="_blank">la pubblicazione di un’inchiesta</a> secondo cui questo software sarebbe sarebbe stato utilizzato per prendere di mira i telefoni di attivisti per i diritti umani, giornalisti e politici in tutto il mondo per mano di governi più o meno autoritari.</p><p></p><p>Secondo l’indagine coordinata da Amnesty International Pegasus, dopo avere compromesso i telefoni degli obiettivi, gestiva i dati attraverso servizi commerciali <strong>come Aws e Amazon CloudFront</strong>.</p><p></p><p><a href="https://www.vice.com/en/article/qj4p3w/nso-group-hack-fake-facebook-domain" target="_blank"><em>Vice</em> osserva</a> che un rapporto del 2020 descriveva già in precedenza il fatto che Nso utilizzasse i servizi Amazon. Amnesty International ha riferito di aver contattato Amazon in merito all’attività di Nso e Amazon ha risposto vietando gli account relativi all’azienda.</p><p></p><p><em>“Quando abbiamo appreso di questa attività, abbiamo agito rapidamente per <strong>chiudere l’infrastruttura</strong> e gli account pertinenti”</em>, ha confermato <a href="https://www.theverge.com/2021/7/19/22583523/amazon-web-services-bans-nso-group-pegasus-spyware-infrastructure" target="_blank">a <em>The Verge</em></a> un portavoce di Amazon Web Services .</p><p></p><p>Aws non era l’unico servizio di questo tipo utilizzato da Nso. Il rapporto di Amnesty International lo collega a diverse altre società, tra cui DigitalOcean e Linode. Nso avrebbe preferito usare <strong>i server in Europa e negli Stati Uniti</strong>.</p><p></p><p>Nso ha sempre affermato di vendere Pegasus alle agenzie di intelligence e alle forze di polizia per sorvegliare terroristi e criminali informatici. Quanto emerge dal lavoro di Amnesty International, Forbidden Stories e 17 organi stampa è ben diverso. L’indagine sostiene che governi di mezzo mondo<strong> lo hanno usato indiscriminatamente </strong>contro personaggi politici, dissidenti e giornalisti.</p><p></p><p>Il malware Pegasus entra nei telefoni sfruttando <strong>falle nella sicurezza</strong> di servizi come iMessage. Pegasus una volta violato un sistema è in grado di raccogliere dati dal telefono o attivare fotocamera e microfono per sorvegliare l’obiettivo.</p><p></p><p>Dalle analisi condotte su campione di telefoni appartenenti a obiettivi come giornalisti del <em>New York Times</em> e <em>Associated Press</em>, nonché a due donne vicine al <strong>giornalista saudita assassinato Jamal Khashoggi</strong>, emerge che 37 di questi smartphone contengono tracce di un attacco o di un tentativo di attacco con Pegasus. Nso ha risposto alle accuse definendole <em>“piena di ipotesi errate e teorie non confermate”</em>.</p><p></p><p>The post <a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/07/20/amazon-ban-pegasus/" target="_blank">Amazon Web Services ha messo al bando Nso, l’azienda produttrice di Pegasus</a> appeared first on <a href="https://www.wired.it" target="_blank">Wired</a>.</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/07/20/amazon-ban-pegasus/" target="_blank">Link originale...</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tommaso Meo, post: 279"] [IMG alt="Amazon Web Services"]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/07/20135128/amazonws.jpg[/IMG] (foto: Flickr) Amazon Web Services (Aws)[B] ha bandito Nso[/B], la società israeliana che commercia lo spyware Pegasus. Questo è avvenuto un giorno dopo [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/07/19/spyware-pegasus-spiato-giornalisti-attivisti-mondo/']la pubblicazione di un’inchiesta[/URL] secondo cui questo software sarebbe sarebbe stato utilizzato per prendere di mira i telefoni di attivisti per i diritti umani, giornalisti e politici in tutto il mondo per mano di governi più o meno autoritari. Secondo l’indagine coordinata da Amnesty International Pegasus, dopo avere compromesso i telefoni degli obiettivi, gestiva i dati attraverso servizi commerciali [B]come Aws e Amazon CloudFront[/B]. [URL='https://www.vice.com/en/article/qj4p3w/nso-group-hack-fake-facebook-domain'][I]Vice[/I] osserva[/URL] che un rapporto del 2020 descriveva già in precedenza il fatto che Nso utilizzasse i servizi Amazon. Amnesty International ha riferito di aver contattato Amazon in merito all’attività di Nso e Amazon ha risposto vietando gli account relativi all’azienda. [I]“Quando abbiamo appreso di questa attività, abbiamo agito rapidamente per [B]chiudere l’infrastruttura[/B] e gli account pertinenti”[/I], ha confermato [URL='https://www.theverge.com/2021/7/19/22583523/amazon-web-services-bans-nso-group-pegasus-spyware-infrastructure']a [I]The Verge[/I][/URL] un portavoce di Amazon Web Services . Aws non era l’unico servizio di questo tipo utilizzato da Nso. Il rapporto di Amnesty International lo collega a diverse altre società, tra cui DigitalOcean e Linode. Nso avrebbe preferito usare [B]i server in Europa e negli Stati Uniti[/B]. Nso ha sempre affermato di vendere Pegasus alle agenzie di intelligence e alle forze di polizia per sorvegliare terroristi e criminali informatici. Quanto emerge dal lavoro di Amnesty International, Forbidden Stories e 17 organi stampa è ben diverso. L’indagine sostiene che governi di mezzo mondo[B] lo hanno usato indiscriminatamente [/B]contro personaggi politici, dissidenti e giornalisti. Il malware Pegasus entra nei telefoni sfruttando [B]falle nella sicurezza[/B] di servizi come iMessage. Pegasus una volta violato un sistema è in grado di raccogliere dati dal telefono o attivare fotocamera e microfono per sorvegliare l’obiettivo. Dalle analisi condotte su campione di telefoni appartenenti a obiettivi come giornalisti del [I]New York Times[/I] e [I]Associated Press[/I], nonché a due donne vicine al [B]giornalista saudita assassinato Jamal Khashoggi[/B], emerge che 37 di questi smartphone contengono tracce di un attacco o di un tentativo di attacco con Pegasus. Nso ha risposto alle accuse definendole [I]“piena di ipotesi errate e teorie non confermate”[/I]. The post [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/07/20/amazon-ban-pegasus/']Amazon Web Services ha messo al bando Nso, l’azienda produttrice di Pegasus[/URL] appeared first on [URL='https://www.wired.it']Wired[/URL]. [url="https://www.wired.it/internet/web/2021/07/20/amazon-ban-pegasus/"]Link originale...[/url] [/QUOTE]
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