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Attualità - Internet
Al Parlamento europeo si discute di vietare la registrazione anonima di siti web
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<blockquote data-quote="Tommaso Meo" data-source="post: 437"><p><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2019/03/29193428/anonimato.jpg" alt="" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></p><p>Anonimato (Getty Images)</p><p></p><p>La Commissione europea sta lavorando a una normativa per aumentare la sicurezza informatica, anche a causa delle <a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/07/26/attacchi-ransomware-aumento/" target="_blank">sempre più concrete minacce da parte dei criminali in rete</a>. Uno degli emendamenti a questa direttiva, in discussione al Parlamento europeo, però <strong>minaccia l’anonimato online</strong>, <a href="https://www.wired.it/internet/regole/2019/03/30/anonimato-internet/" target="_blank">uno dei principi cardine di internet</a>, con delle pericolose conseguenze a cascata.</p><p></p><p>Se la direttiva fosse approvata in questa forma per <strong>registrare il dominio di un sito web</strong> in futuro sarà necessario <strong>fornire le proprie informazioni personali</strong>. Chi possiede il dominio dovrà dare il proprio nome, l’indirizzo e il numero di telefono che compariranno sul database Whois.</p><p></p><p>Finora i principali registrar non richiedevano i numeri di telefono dei titolari di un dominio né verificavano i dati personali. La commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo (Itre) vuole invece imporre<strong> la verifica dei dati di registrazione</strong>. La commissione per gli affari interni vota sulla questione questa settimana, mentre la commissione Itre dovrebbe prendere posizione alla fine del mese.</p><p><a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/02/15/wiredleaks-come-fare-segnalazioni-anonime/" target="_blank"><img src="https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/02/10162754/Wired_leaks_600x100.jpg" alt="WiredLeaks banner" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></a></p><p></p><p>Queste modifiche potrebbero significare la<strong> fine dei servizi che garantiscono la privacy</strong> nella registrazione del dominio, <strong>minacciando la sicurezza di attivisti e informatori</strong>, come mette in guardia l’eurodeputato Patrick Breyer, relatore ombra della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) e membro del Partito pirata tedesco, da sempre attento ai diritti digitali e alla privacy.</p><p></p><p><em>“Questa politica di <strong>identificazione indiscriminata</strong> per i titolari di domini è un grande passo verso l’abolizione delle pubblicazioni anonime e delle fughe di notizie su internet”,</em> ha sostenuto Breyer in una nota in cui lui e il suo Partito <strong>chiedono la cancellazione di questi requisiti</strong>. Secondo il politico la normativa mette in pericolo i proprietari di siti web, <em>“perché solo l’anonimato protegge efficacemente da furti e perdita di dati, stalking e furto di identità e doxxing”</em>.</p><p></p><p>Il diritto all’anonimato online, ricordano spesso gli attivisti, è molto importante <a href="https://geekfeminism.wikia.org/wiki/Who_is_harmed_by_a_%22Real_Names%22_policy%3F" target="_blank">per donne, bambini, minoranze e persone vulnerabili</a>, vittime di abusi e stalking. La privacy in rete è un <strong>grande incentivo anche per i whistleblower</strong> e gli oppositori politici in Paesi dove le libertà sono represse. Solo l’anonimato, secondo l’eurodeputato, <em>“impedisce la persecuzione e la discriminazione di persone coraggiose bisognose di aiuto e garantisce il libero scambio di informazioni a volte vitali”</em>.</p><p></p><p>Breyer a questo proposito ha ricordato che se gli attivisti di Wikileaks, per esempio, avessero dovuto registrare il sito web della piattaforma a loro nome prima di divulgare il loro materiale, <strong>sarebbero stati immediatamente perseguiti</strong> negli Stati Uniti. Tra gli ultimi soggetti che hanno<a href="https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12475-Cybersecurity-review-of-EU-rules-on-the-security-of-network-and-information-systems_de" target="_blank"> fornito il loro parere</a> alla su questo punto della direttiva europea c’è stato<a href="https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12475-Cybersecurity-review-of-EU-rules-on-the-security-of-network-and-information-systems/F2004674_de" target="_blank"> Denic</a>, il gestore del dominio tedesco .de, che ha fatto sapere di <strong>non ritenere </strong><em><strong>“necessaria e proporzionata</strong>”</em> un’identificazione anticipata del titolare del dominio, definendola anche <em>“invasiva”</em>.</p><p></p><p>The post <a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/10/12/internet-registrazione-anonima-sito-parlamento-europeo/" target="_blank">Al Parlamento europeo si discute di vietare la registrazione anonima di siti web</a> appeared first on <a href="https://www.wired.it" target="_blank">Wired</a>.</p><p></p><p><a href="https://www.wired.it/internet/web/2021/10/12/internet-registrazione-anonima-sito-parlamento-europeo/" target="_blank">Link originale...</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tommaso Meo, post: 437"] [IMG]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2019/03/29193428/anonimato.jpg[/IMG] Anonimato (Getty Images) La Commissione europea sta lavorando a una normativa per aumentare la sicurezza informatica, anche a causa delle [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/07/26/attacchi-ransomware-aumento/']sempre più concrete minacce da parte dei criminali in rete[/URL]. Uno degli emendamenti a questa direttiva, in discussione al Parlamento europeo, però [B]minaccia l’anonimato online[/B], [URL='https://www.wired.it/internet/regole/2019/03/30/anonimato-internet/']uno dei principi cardine di internet[/URL], con delle pericolose conseguenze a cascata. Se la direttiva fosse approvata in questa forma per [B]registrare il dominio di un sito web[/B] in futuro sarà necessario [B]fornire le proprie informazioni personali[/B]. Chi possiede il dominio dovrà dare il proprio nome, l’indirizzo e il numero di telefono che compariranno sul database Whois. Finora i principali registrar non richiedevano i numeri di telefono dei titolari di un dominio né verificavano i dati personali. La commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo (Itre) vuole invece imporre[B] la verifica dei dati di registrazione[/B]. La commissione per gli affari interni vota sulla questione questa settimana, mentre la commissione Itre dovrebbe prendere posizione alla fine del mese. [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/02/15/wiredleaks-come-fare-segnalazioni-anonime/'][IMG alt="WiredLeaks banner"]https://images.wired.it/wp-content/uploads/2021/02/10162754/Wired_leaks_600x100.jpg[/IMG][/URL] Queste modifiche potrebbero significare la[B] fine dei servizi che garantiscono la privacy[/B] nella registrazione del dominio, [B]minacciando la sicurezza di attivisti e informatori[/B], come mette in guardia l’eurodeputato Patrick Breyer, relatore ombra della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) e membro del Partito pirata tedesco, da sempre attento ai diritti digitali e alla privacy. [I]“Questa politica di [B]identificazione indiscriminata[/B] per i titolari di domini è un grande passo verso l’abolizione delle pubblicazioni anonime e delle fughe di notizie su internet”,[/I] ha sostenuto Breyer in una nota in cui lui e il suo Partito [B]chiedono la cancellazione di questi requisiti[/B]. Secondo il politico la normativa mette in pericolo i proprietari di siti web, [I]“perché solo l’anonimato protegge efficacemente da furti e perdita di dati, stalking e furto di identità e doxxing”[/I]. Il diritto all’anonimato online, ricordano spesso gli attivisti, è molto importante [URL='https://geekfeminism.wikia.org/wiki/Who_is_harmed_by_a_%22Real_Names%22_policy%3F']per donne, bambini, minoranze e persone vulnerabili[/URL], vittime di abusi e stalking. La privacy in rete è un [B]grande incentivo anche per i whistleblower[/B] e gli oppositori politici in Paesi dove le libertà sono represse. Solo l’anonimato, secondo l’eurodeputato, [I]“impedisce la persecuzione e la discriminazione di persone coraggiose bisognose di aiuto e garantisce il libero scambio di informazioni a volte vitali”[/I]. Breyer a questo proposito ha ricordato che se gli attivisti di Wikileaks, per esempio, avessero dovuto registrare il sito web della piattaforma a loro nome prima di divulgare il loro materiale, [B]sarebbero stati immediatamente perseguiti[/B] negli Stati Uniti. Tra gli ultimi soggetti che hanno[URL='https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12475-Cybersecurity-review-of-EU-rules-on-the-security-of-network-and-information-systems_de'] fornito il loro parere[/URL] alla su questo punto della direttiva europea c’è stato[URL='https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12475-Cybersecurity-review-of-EU-rules-on-the-security-of-network-and-information-systems/F2004674_de'] Denic[/URL], il gestore del dominio tedesco .de, che ha fatto sapere di [B]non ritenere [/B][I][B]“necessaria e proporzionata[/B]”[/I] un’identificazione anticipata del titolare del dominio, definendola anche [I]“invasiva”[/I]. The post [URL='https://www.wired.it/internet/web/2021/10/12/internet-registrazione-anonima-sito-parlamento-europeo/']Al Parlamento europeo si discute di vietare la registrazione anonima di siti web[/URL] appeared first on [URL='https://www.wired.it']Wired[/URL]. [url="https://www.wired.it/internet/web/2021/10/12/internet-registrazione-anonima-sito-parlamento-europeo/"]Link originale...[/url] [/QUOTE]
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